Luogo: Penzale Cento (FE)
Anno: 2012-2013
Tipologia: nuova costruzione
Team:
Progetto di massima (Luglio 2012): Arch. C. Manenti, Arch. G. Reatti, Arch. A. Marchesi, Ing. L. Venturi, Ing. R. Vanzini
Progetto definitivo ed esecutivo (Ottobre 2012): Arch. C. Manenti, Ing. L. Venturi
Progetto strutturale Ing. F. Campanini
Collaudatore: Ing. S. Matteucci
Progetto impianti elettrici e meccanici: K e G progetti – Bologna
Impresa esecutrice opere edili: Schiavina S.r.l. – Bologna
Impresa esecutrice opere in legno: Habitat Albertani – Brescia
Impresa esecutrice impianti elettrici: CF Impianti – Modena
Impresa esecutrice impianti meccanici: Parisini Impianti – Bologna
Cliente: Curia di Bologna
Descrizione: il quadrato e il cerchio sono da sempre stati intesi come simboli della terra e del cielo. La terra con i quattro punti cardinali è rappresentata dalla forma ‘finita’ del quadrato, mentre la volta celeste, sede dei fenomeni luminosi è luogo del mistero trascendente, è simboleggiato dal percorso senza inizio e senza fine delle circonferenza.
Il progetto della chiesa provvisoria “Tra terra e cielo” organizza i suoi spazi su questa doppia simbologia. Estremamente semplice nel suo impianto architettonico, l’edificio distingue ma relaziona le due parti di cui si compone: un basamento di 5 mt. di altezza individua il perimetro quadrangolare dello spazio interno, messo in comunicazione con l’esterno dai tagli delle finestrature e del portale di ingresso, mentre una copertura curva, costruita sulla base di una circonferenza, come volta celeste accoglie il basamento in un abbraccio. L’ingresso è protetto da un alto portico ed è sottolineato da un portale rosso che ne evidenzia la presenza. La volta della copertura si prolunga nel portico, protetto all’esterno da un rivestimento metallico. L’interno è articolato attorno ai tre fuochi liturgici dell’altare, dell’ambone e della sede. L’assemblea è posta sui tre lati dell’aula e si stringe attorno all’altare, partecipando in questo modo alla celebrazione liturgica. Dietro l’altare una parete rossa sottolinea la preminenza della mensa e la sua centralità rispetto all’aula liturgica.
Lo spazio interno è ritmato dalle quattro colonne portanti che fungono da collegamento tra la terra e il cielo della copertura e configurano una sorta di ciborio intorno all’altare. Sagrestia, sala parrocchiale e servizi sono posti in locali collocati nel lato opposto all’entrata, raggiungibili sia dal portico che corre tutt’intorno all’edificio, sia dalle porte poste sul retro. Questa parte di edificio sarà realizzata su due livelli separati da un solaio in legno.
L’estrema flessibilità dello spazio interno, associata ad una connotazione architettonica non prettamente liturgica, pur mantenendo una chiara connotazione simbolica, ne garantisce la possibilità di un utilizzo diverso qualora la comunità possa tornare a celebrare nelle sedi stabili.
costi finali: 1000€/mq